6 octobre 2025, 19:00
Il cuore scoperto

incontro con Victoire Tuaillon
Incontro con Victoire Tuaillon, giornalista e autrice francese. Ha curato i podcast Les Couilles sur la table (i coglioni sul tavolo) e Le Cœur sur la table (il cuore sul tavolo), che esplorano genere, amore e rivoluzione.
Il suo ultimo libro pubblicato in Italia è Il cuore scoperto. Per ri-fare l’amore (add editore 2025).
Il Cuore scoperto è la versione italiana del suo podcast Le Cœur sur la table, prodotto dall’Associazione Vanvera, un collettivo di donne che lavorano in ambito culturale, nel sociale e nella ricerca, e si interessano di questioni di genere e transfemministe.
Dialogano con l’autrice Victoire Tuaillon
Leo Acquistapace di Laboratorio Smaschieramenti
Antonia Caruso attivista trans/femminista
Modera Associazione Vanvera.
Appuntamento in anteprima alla 23° edizione di Gender Bender (30 ottobre - 8 novembre 2025 www.genderbender.it)
Evento in collaborazione con Associazione Vanvera e ADD edizioni.
Evento in collaborazione con Associazione Vanvera e ADD edizioni.
L'ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti.
Prenota il tuo posto qui
Banchetto libri e firmacopie a cura di La confraternita dell’uva – Libreria indipendente.
Amare è qualcosa che si impara? Se sì, come? Quali pratiche concrete possiamo mettere in campo, individualmente e collettivamente, per creare, nutrire, vivere, nonostante tutto, relazioni profonde ed egualitarie?
L’amore è l’argomento centrale della nostra epoca, ed è un argomento politico. L’amore è una forza plasmata da norme e immaginari profondamente ancorati al nostro retaggio culturale, che di rado mettiamo in discussione per cercare nuovi modelli. Ma come si inventano forme relazionali nuove? Rivoluzionare l’amore non è solo ripensare le nostre relazioni, né spazzare via tutti i modelli con un colpo di spugna per rivendicare totale libertà. La decostruzione delle norme della coppia monogama va pensata nel quadro di una riflessione politica sulle condizioni materiali delle nostre esistenze: che senso avrebbe fare una rivoluzione romantica in un mondo di disuguaglianze? E che cosa può davvero rivoluzionare l’amore?
L’edizione italiana è arricchita da interviste con autrici, pensatrici e attiviste del panorama italiano e da una bibliografia curata da librerie indipendenti e dall’Associazione Vanvera.
L’incontro si inserisce nel programma di anteprime «Aspettando Maschile Plurale Fest», un calendario di appuntamenti nell’attesa della seconda edizione del festival su questioni di genere e nuovi modelli di maschilità, sempre in dialogo con i femminismi, in programma alle Serre dal 22 al 26 ottobre 2025.
IL LIBRO
Una nuova ondata di crisi sta attraversando l’universo maschile. Dalle difficoltà scolastiche alla fuga dal lavoro, dall’analfabetismo emotivo all’isolamento digitale, i segnali di disagio e disorientamento si moltiplicano. I giovani uomini appaiono sempre più impreparati ad affrontare un mondo diverso da quello dei loro padri.
La questione maschile, tuttavia, non è solo un fenomeno sociale e psicologico. Sta diventando terreno di una battaglia culturale e politica. Da un lato le forze conservatrici offrono facili risposte nostalgiche, promettendo il ritorno a una virilità perduta. Dall’altro i progressisti, pur criticando i modelli patriarcali, non riescono a proporre alternative costruttive e rischiano di lasciare un vuoto pronto per essere riempito da narrazioni regressive e potenzialmente dannose. In questo contesto emergono fenomeni come la manosphere – vasto ecosistema di comunità digitali dove antifemminismo e misoginia circolano liberi da filtri – e figure come Andrew Tate, che promuovono modelli di “mascolinità ipertrofica” e narrazioni che trasformano il disagio individuale in rancore collettivo.
La questione maschile, tuttavia, non è solo un fenomeno sociale e psicologico. Sta diventando terreno di una battaglia culturale e politica. Da un lato le forze conservatrici offrono facili risposte nostalgiche, promettendo il ritorno a una virilità perduta. Dall’altro i progressisti, pur criticando i modelli patriarcali, non riescono a proporre alternative costruttive e rischiano di lasciare un vuoto pronto per essere riempito da narrazioni regressive e potenzialmente dannose. In questo contesto emergono fenomeni come la manosphere – vasto ecosistema di comunità digitali dove antifemminismo e misoginia circolano liberi da filtri – e figure come Andrew Tate, che promuovono modelli di “mascolinità ipertrofica” e narrazioni che trasformano il disagio individuale in rancore collettivo.
Quel che resta degli uomini rifiuta sia l’idealizzazione di modelli virili obsoleti, sia la tendenza a sminuire i problemi dei maschi come meri lamenti da privilegiati. Aiutare i ragazzi a scoprire cosa li muove, e ad accogliere la propria vulnerabilità, “può essere il primo passo per incrinare quel monolite di potere cementato dalla fratellanza che chiamiamo mascolinità”.
Manolo Farci insegna Studi culturali e di genere all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. La sua ricerca esplora i legami tra disagio maschile, costruzione dell’identità nei media digitali e radici culturali della violenza. Affianca l’attività accademica alla partecipazione a progetti scolastici, circoli giovanili e iniziative pubbliche di sensibilizzazione sulle questioni di genere. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche sul tema.